Protezione Civile |
-Cosa fa la Protezione Civile? Le sue attività principali sono:Previsione: individuazione dei possibili pericoli nel territorio di competenza (zona soggetta ad alluvioni? A terremoti? A frane? Ci sono edifici pericolanti? Etc..)
Prevenzione dei fenomeni calamitosi e dei rischi e danni ad essi collegati. E' prevenzione il contenimento di un terreno soggetto a frane, ma è prevenzione anche far conoscere alla popolazione gli eventuali rischi del proprio territorio e i comportamenti più adeguati da tenere in caso di calamità.
Soccorso durante l'emergenza: soccorso alla popolazione colpita, supporto morale e materiale.
Superamento dell'emergenza: tutte le attività necessarie per la ripresa delle normali condizioni di vita. La Misericordia di Forte dei Marmi è da anni impegnata nelle attività di Protezione Civile ed ha all'attivo decine di interventi sul territorio provinciale, nazionale e internazionale. Alcuni dei suoi interventi:1993 aiuti umanitari in Croazia 1994 Alluvione Cinquale (Ms) 1996 Alluvione Versilia 1997 Terremoto Umbria/Marche 1998 Alluvione Sarno/Quindici 1998 Alluvione Camaiore (Lu) 1999 Albania (Missione Arcobaleno) 2000 Alluvione Nus (Valle d'Aosta) 2002 Terremoto Molise 2005 Roma – Funerali di Papa Giovanni Paolo II 2005 Forte dei Marmi - Un Canadair della Protezione Civile cade durante lo spegnimento di un incendio
Con l'entrata in vigore del nuovissimo Piano Intercomunale di Protezione Civile, la Misericordia di Forte dei Marmi diventerà Presidio sul territorio comunale, sarà quindi in contatto diretto col Centro Intercomunale e svolgerà un ruolo attivo per quanto concerne la previsione e prevenzione (in tempo di pace) e il soccorso e superamento dell'emergenza. ° ° °Nel nostro territorio, a seguito della catastrofica alluvione del 1996, si sentì il bisogno di dare un'organizzazione precisa al sistema di Protezione Civile. Vediamo più nel dettaglio i passaggi che portarono a questa decisione.
Come nasce il Centro Intercomunale di Protezione Civile. Il 19 giugno 1996 l'Alta Versilia è stata interessata da un evento meteorologico eccezionale,
"una bomba meteorologica" che dal mare si è incuneata nel vicino complesso montuoso che per forma, posizione e dimensioni ha funzionato da innesco e ha scaricato nell'arco di dodici ore 474 mm di pioggia in un solo pluviometro.
A seguito di questo evento la struttura amministrativa del territorio, in quella occasione certamente inadatta e impreparata ad affrontare tale situazione, acquisì sul campo la consapevolezza della necessità di un servizio comunale che potesse far fronte tempestivamente e con successo operativo a tali evenienze; evenienze che peraltro nell'ultimo decennio si sono ripetute con cadenza biennale in Versilia ('92 - '94 - '96 - '98 - 2000 – 2004).
L'Amministrazione Comunale di Seravezza, superata l'emergenza alluvione, ritenne indispensabile dotare il Comune di una struttura operativa autentica di protezione civile, e faticosamente, cercando innanzitutto di costruirsi una mentalità "pubblica" di protezione civile, iniziò a organizzare luoghi e momenti di formazione e a teorizzare l'istituzione e l'organizzazione di una struttura comunale intesa come servizio continuativo per la popolazione. Il Centro Intercomunale di Protezione Civile Versilia Nord "Stefano Bandini e Claudio Rosseti" si è costituito ufficialmente a seguito di convenzione stipulata dai Sindaci dei Comuni di HYPERLINK "http://seravezza.php/"Seravezza, HYPERLINK "http://pietrasanta.php/"Pietrasanta, HYPERLINK "http://forte.php/"Forte dei marmi e HYPERLINK "http://stazzema.php/"Stazzema e Presidente della HYPERLINK "http://comunitamontana.php/"Comunità Montana Alta Versilia ed ha la sua sede presso il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Seravezza in via Menchini, 28 a Querceta.
La Convenzione stipulata in data 3 Aprile 2006 prevede la gestione associata nel territorio di competenza dei Comuni con una struttura unitaria permanente e ordinaria dotata di personale, di locali e di adeguata strumentazione a cui è affidata lo svolgimento diretto delle attività e delle funzioni seguenti: - Predisposizione di un Piano di Protezione Civile per tutti i Comuni interessati, che integra i singoli Piani Comunali - Svolgimento delle attività di prevenzione - Organizzazione del servizio di reperibilità unificato - Formazione ed esercitazione del personale addetto alla Protezione Civile - Gestione unificata del post emergenza, intesa come gestione delle pratiche di danno alle imprese e ai privati. Oltre alle attivita di cui sopra il Centro Intercomunale fornisce anche supporto ai C.O.C. in emergenze in cui i Comuni si trovino in particolari difficoltà e svolge attivià di raccordo con la Sala Operativa Provinciale. (fonte: HYPERLINK "http://www.protezionecivileseravezza.it/"www.protezionecivileseravezza.it) Il Piano Intercomunale di Protezione Civile Con la creazione del Centro Intercomunale, si vide necessaria l'elaborazione di linee guida che dessero il giusto indirizzo a tutti gli attori coinvolti nelle attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento delle emergenze (comuni, Forze dell'ordine, Associazioni di volontariato e non per ultima la popolazione stessa!). Oggi, dopo molto lavoro, studi e ricerche, è stato ultimato il Piano Intercomunale di Protezione Civile. Per testarne l'efficienza, il 3 e 4 Aprile 2009 tutti i comuni coinvolti (Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema) saranno lo scenario di una grande esercitazione.
Si è svolta secondo le aspettative la prima Esercitazione Intercomunale di Protezione Civile che ha visto coinvolti i comuni di Forte dei Marmi, Seravezza, Pietrasanta, Stazzema e molte associazioni di volontariato e Forze dell'Ordine di questo territorio. Lo scenario: intense e continuative precipitazioni, ora dopo ora hanno portato a livelli di guardia la rete idrica. Giunti così ad un punto critico, si è passati all'azione. – Venerdì 3 Aprile si è svolta la parte di attività per posti di comando. Ci sono state quindi le attivazioni del Centro Intercomunale di Marzocchino e delle strutture Comunali di Protezione Civile che hanno messo in atto le procedure specifiche relative allo stato di attenzione. – Nella mattinata di Sabato 4 Aprile, dopo una nottata di pioggia incessante, i responsabili di ciascun ente e associazione hanno ricevuto l'attivazione della fase di preallarme. Vengono quindi aperti i C.O.C. (Centri Operativi Comunali), uno in ogni comune, dove tecnici comunali, affiancati da volontari rappresentanti le associazioni del Comune stesso e delle associazioni di radioamatori, hanno mantenuto i contatti con il C.O.I. di Marzocchino, le Forze dell'Ordine e i volontari impegnati sul territorio. Da questo momento ciascun comune è stato interessato da scenari differenti, che sono stati preparati in base alle caratteristiche del territorio. Nel Comune di Stazzema, completamente montano, era stato preparato uno scenario dinamico relativo a monitoraggio ed evacuazione per pericolo di frana in loc. Calcaferro-Mulina. Nel Comune di Seravezza, con territorio a prevalenza montana, si è avuto uno scenario relativo ad evacuazione per pericolo frana in loc. Azzano e uno relativo a monitoraggio idraulico e intervento a Querceta, in loc. Frasso. Nel Comune di Pietrasanta le associazioni si sono trovate ad affrontare uno scenario simile al precedente, con monitoraggio della rete idrica e intervento sull'argine in loc. Montiscendi e per alcuni allagamenti urbani in loc. Motrone. Nel Comune di Forte dei Marmi, dove anche durante l'alluvione del 1996 non si ebbero problemi dovuti a frane, smottamenti o grandi allagamenti, come invece in Alta Versilia, si è immaginato uno scenario dinamico relativo alla ricerca di un disperso in loc. Vittoria Apuana, che ha visto l'intervento dell'Unità Cinofila della Misericordia di Forte dei Marmi e di una sua ambulanza.
Tutte le operazioni si sono concluse intorno alle 12.00, dopodichè i volontari delle associazioni coinvolte e tutto il personale comunale e delle Forze dell'Ordine, si sono riunite a Seravezza presso le ex-scuderie Medicee, per un briefing finale e la consegna degli attestati di partecipazione.
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