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UN PO' DI STORIA

(a cura di Luca Zucchi)

Il contesto storico e sociale in cui nacque l'dea...

Misericordia di Forte dei Marmi è stata fondata nel lontano 1932 da un gruppo di citttadini della zona situata a nord del Comune detta Vittoria Apuana. All'inizio degli anni '30 cominciava a prendere forza un'idea di turismo balneare, fino ad allora completamente sconosciuto, sopratutto da parte di benestanti che venivano dalle città in continua evoluzione. Questi "signori" termine con quale i fortemarmini chiamavano turisti, cominciarono a dare lavoro alla nostra gente e artigiani, operai donne di servizio e badanti, cominciarono a vedere una lauta possibilità di guadagno e un notevole cambiamento di vita, sopratutto se pensiamo che fino ad allora l'occupazione principale era l'essicazione dell'acqua di mare, per raccogliere il sale da barattare con la gente dei nostri monti, in cambio di pollame, verdura e quant'altro potevano offrire. Fu così che un gruppo di giovani, unito dall'ideale Cristiano, si mosse in mezzo a tutto questo nuovo pullulare di idee e decise così di fondare una Misericordia che potesse dare, ovviamente con i mezzi dell'epoca, aiuto alle persone in difficoltà, soccorso ai bisognosi e degna sepoltura ai morti, alcuni di questi giovani erano Carlo Bertoli, Angelo Marrai, Giorgio Pierini, Silvio Lari e altri dei quali non sono rimasti i nomi
 
Nasce la Confraternita, serve una sede...
 
Chiesero perciò alla centenaria Misericordia di Pietrasanta, un aiuto per poter aprire nel Comune di Forte dei Marmi una Sezione, diretta da un comitato locale, ma sotto il Consiglio direttivo della Consorella madre di Pietrasanta. Sorgeva allora il problema di non poco conto di avere una degna sede che potesse fungere da ritrovo operativo e rimessaggio di quei pochi mezzi e materiali che riuscirono a mettere insieme. In questi anni fu eretta la bellissima Chiesa intitolata a San Francesco e Santa Maria Assunta, che possiamo ammirare anche oggi, retta e governata dai Padri Cappuccini della Provincia Monastica di Lucca. Il terreno sulla quale fu costruita la Chiesa fu una donazione e lo stesso anche per le lunghe palazzine adiacenti, che furono costruite per la fabbricazione della polvere da sparo nei primi del '900, alcune delle quali abbattute per la costruzione della Chiesa stessa, altre per la costruzione della Casa di Cura San Camillo dei Padri Camiliani della Provincia monastica piemontese. Il comitato prese allora contatti con il Parroco e convennero di avere in comodato parte dello stabile alle spalle della Chiesa per la costruzione della Misericordia.

I primi passi...
 
Dal poco materiale cartaceo in nostro possesso, verbali e prima nota, possiamo per certo dedurre che le prime fonti di rendita furono il tesseramento dei confratelli e delle consorelle, di 6 Lire a persona, ma sopratutto dalla tenacia dei confratelli attivi che armati di una borsa di cuoio, ancora in nostro possesso, passavano casa per casa a fare la questua. Possiamo perciò datare la nascita della Misericordia al 28 Marzo 1932, in base al registro dei movimenti di cassa, che vede proprio in quel giorno la riscossione delle tasse di annualità dei soci, quantificata in 177 Lire, mentre la prima questua nel mese di Aprile faceva registrare un'entrata di 62,50 Lire. Fra le prime spese sostenute ricordiamo 103 Lire per il pagamento delle fasce da braccio, una delle quali ancora in nostro possesso, commissionate alle Suore Canossiane, spesa effettuata il 5 Maggio e il 23 Luglio il drappo per la prima bandiera. Il 31 di Agosto invece la Misericordia sostenne una spesa di 300 Lire per l'acquisto della bicicletta per la fiera di beneficenza. Il 31 Agosto risulta anche essere stato effettuato il primo viaggio con l'automobil, sicuramente di proprietà della Misericordia, per accompagnare persone all'ospedale, per visite o per infortuni, dell'automobile troviamo via via i pagamenti. Questi viaggi venivano fatti ad offerta e tutto ciò che riuscivano a ricavare dalle varie attività, serviva, oltre che al mantenimento, all'aiuto di persone bisognose (delle quali conosciamo l'dentità grazie ai registri, ma manteniamo e manterremo l'anonimato). Il 26 Marzo 1933 fu fatto un viaggio a La Spezia per la prima lettiga, mentre il 28 Ottobre 1933 fu acquistato a Lucca uno zaino pronto soccorso, costato 30 Lire più 16 Lire di biglietto dell'autobus per andare a prenderlo, la seconda barella porta la data dell'8 Settembre 1934, costata 110 Lire e costruita da Ettore Ricci. Il 1 Marzo del 1935 fu venduta l'automobile per una cifra di 400 Lire, soldi versati immediatamente per l'acquisto di una ambulanza usata e di proprietà della Croce Verde di Pietrasanta, inaugurata nel Giugno e che avrebbe messo in pensione le vecchie barelle. I trasporti funebri venivani effettuati dai confratelli della Misericordia in cappa storica, con un carro funebre di proprietà della Confraternita del Santissimo Sacramento della Parrocchia di Vittoria Apuana; anche oggi vediamo i risultati di questa collaborazione, quando nelle processioni delle due parrocchie di Forte dei Marmi, sfilano insieme i confratelli delle Confraternita del Santissimo Sacramento, in cappa bianca con mantellina rossa e i confratelli della Misericordia in cappa nera con il cappuccio.
 
La prima linea telefonica...
 
Il 15 Settembre del 1937 fu installato il telefono nei locali della Sede per una spesa di 202,90 Lire, che rendeva il servizio molto più efficiente. Si aprì nel frattempo una sottoscrizione per l'acquisto di una nuova ambulanza, i viaggi aumentavano e cominciavano anche ad aumentare i percorsi chilometrici dal momento che molte persone che si infortunavano chiedevano di essere riaccompagnate nelle loro città, sopratutto durante il periodo estivo, il nuovo mezzo entrò in servizio il 1 Luglio 1940.
 
La Guerra e il Regime, anni difficili...
 
La guerra era iniziata, ma non fermava assolutamente l'entusiasmo di queste persone, che mosse da un sincero spirito cristiao, si prodigavano per aiutare il prossimo, con la loro opera e con la questua che permetteva loro di comprare medicinali, cibo, vestiario per i più bisognosi, mentre l'ambulanza intanto, portava i feriti di guerra alla colonia-ospedale "Italo Balbo" per ricevere le cure necessarie nel più breve tempo possibile, sprezzanti del rischio nel quale potevano incorrere, oltre all'ambulanza si poteva contare su un'automobile della quale riscontriamo l'esistenza solamente dai viaggi effettuati. Da racconti fatti da coloro che hanno vissuto ed operato nella Misericordia in questi anni veramente duri, emergeva il fatto che nel periodo di guerra ci fu la volontà da parte del regime di cancellare la Misericordia in funzione della Croce Rossa, di questo non riusciamo a trovare alcun riscontro, se non nel fatto che l'ultimo servizio effettuato con l'ambulanza porta ladata del 28 Giugno del 1944, da li in poi, infatti abbiamouna ridottissima attività della Misericordia che si protrae fino al 17 Dicembre 1947, data nella quale abbiamo uno scritto dell'allora Cassiere Duilio Ricci, il quale sottoscrive di ricevere dalla sezione: un libretto della Cassa di Risparmio con un deposito di 18.406,00 Lire, un buono fruttifere con frutti ak 31 Dicembre 1946 di 1.217,40 Lire e contanti per 8.047,00, per un totale di 27.670,90 Lire. Verso la metà di Dicembre di quello stesso anno, infatti, in data non ben precisata, si svolsero le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo, che si insediò ufficialmente il 14 Dicembre, con una riunione per la distribuzionedelle cariche sociali, alla presenza del Sig. Bovecchi della Consorella Madre di Pietrasanta, in sostituzione del govenzatore assente per motivi professionali e che ebbe il seguente esito: Presidente fu eletto il Sig. Romolo Francesco Vanni, Vice-presidente il Sig. Luigi Giannotti, segretario il Sig. Nello Francescani, consiglieri il Sig. Duilio Ricci, Silvio Lari, Santi Lorenzi, Carlo Bertoli, Carlo Giannotti, Ettore Ricci e Padre Serafino Calamari, correttore. Da notare un fatto di rilevante importanza: durante la riunione di consiglio il Governatore della Misericordia di Pietrasanta e della nostra sezione riuscì ad essere presente e a fare un elogio nei confronti del Sig. Luigi Galleni, presidente della sezione negli anno della guerra, sopratutto per il suo impegno per il popolo di Forte dei Marmi e per aver fatto ogni sforzo per salvare l'autoambulanza, che malgrado il suo eroico sforzo fu sottratta, lo nominò così in quella seduta Presidente Onorario della Sezione, in questa stessa seduta vennero individuati due militi per la questua, per la segnalazione al questore e furono Carlo Bertoli e Antonio Baldi. Tutto ciò dette l'avvio alla ripresa dopo la pausa, seppur relativamente breve, per le conseguenze disastrose della guerra.
 
I risultati del primo Magistrato
 
I due anni di intensa attività da parte di questo direttivo, sono prioritarie per la sistemazione della sede, occupata nel frattempo da una falegnameria e danneggiata dalla guerra e l'acquisto di un carro fnebre, già esistente e di proprietà della Confraternita del Santissimo Sacramento e di una autoambulanza. La spesa prevista per la sede è di circa 50.000 Lire, per il carro funebre di 5.000 Lire per l'acquisto e di 10.000 Lire circa per la ristrutturazione del carro stesso e Lire 1.200,00 per l'acquisto di una nuova ambulanza. C'era anche l'intenzione di aprire presso la sede un ambulatorio medico, per una spesa preventiva di Lire 400.000. Si organizzano anche le prime squadre per il pronto soccorso e si decide di organizzare, per la stagione estiva, sei punti nei quali i bagnini verranno dotati di altrettanti armadietti con tutto l'occorrente in caso di bisogno.
 
1950: Elezioni del Consiglio
 
Il 15 Gennaio 1950 viene indetta l'assemblea dei confratelli per l'elezione del consiglio, alla presenza del Governatore Dott. Gian Giacomo Guidagli della Misericordia di Pietrasanta, che elogia i dirigenti della sezione per la rapida ripresa dopo il disastro della guerra. Sono così eletti i Sig.ri Luigi Galleni, Duilio Ricci, Luigi Giannotti, Nello Francescani, Agostino Vagli, Silvio Lari, Fernando Francescano, Salvatore Ricci, F. De santi, Giorgio Pierini e A. Pallotti. Nella riunione del 28 Gennaio vengono così ripartite le cariche sociali: Sig. Nello Francescani Presidente, Sig. Fernando Francescani Vice-presidente, Duilio Ricci Cassiere e Consigliere, Alberto Pallotti Segretario e Consigliere, Salvatore Ricci Consigliere, Luigi Giannotti Consigliere, Silvio Lari e Padre Serafino Calamari Correttore. Viene ribadita l'urgenza dei lavori alla sede, con la richiesta di aiuto per i materiali e dell'acquisto di una ambulanza necessaria per la vita dell'Arciconfraternita. Molteplici furono le attività in quei mesi: impegno, sforzo e dedizione completa caratterizzarono questo periodo di grande sviluppo; furono consegnate le sei cassette del pronto soccorso ai bagni: Perla, Carlo, Dalmazia, Santa Maria, Flavio, aumentate poi a undici per i bagni: Onda Marina, bertelli, Beppe, Costanza e Giovanni. Si organizzarono aiuti ai bambini malati con feste, collaborazioni con consorelle Misericordie e con medici della zona. Nella riunione del 28 Maggio vengono accettate da parte del Direttivo le dimissioni del Presidente Nello Francescani ed accettata la nomina del Prof. Giulio Paiotti.
 
Il distacco dalla Consorella Madre di Pietrasanta e nuovo Consiglio...
 
1 Giugno dello stesso anno, dopo un'attenta ed accurata analisi della situazione, il Direttivo opera una svolta fondamentale per la vita della Misericordia di Forte dei Marmi e scrive una lettera alla Consorella madre di Pietrasanta che così recitava:
 
"Questa sezione, dopo maturo esame, è venuta nella determinazione di chiedere il distacco da codesta Ven. Arciconf. Di Misericordia. E ciò, non per motivi di carattere personale, ma esclusivamente perchè non si ravvisa, a ben ragionare, dopodichè il Forte dei Marmi, da tempo autonomo sul terreno amministrativo (comunale) non debba esserlo, finalmente, anche nel settore della carità, esercitata in aderenza allo spirito cristiano delle Misericordie Toscane. Non senso, quindi, di legittimo amor proprio, associato ad desiderio, egualmete legittimo, di far da noi e di fare nel migliore dei modi possibili, ci ha indotto a chiedervi, di non dipender più dal vostro Ven. Sodalizio. Noi siamo di altro comune e siamo tutti dei cittadini cristiani, usciti di minorità; chiediamo perciò che vogliate accoglierebenevolmente la richiesta in oggetto e vi compiaciate darcene sollecita comunicazione, dovendo provvedere alla nostrariorganizazione con intuitivi ragioni d'urgenza, alla vigilia della stagione estiva. Ed intanto con i migliori auguri di bene per l'opera caritativa di codesta vecchia e stimata Arciconfraternita, abbiateci sempre fraternamente per vostri".
 
Dopo alcune incomprensioni in data 24 Giugno 1950 la Misericordia di Forte dei Marmi ottiene piena autonomia e si avventa nel futuro. Il 30 Luglio, in forma privatissima, con l'intervento della Misericordia di Pietrasanta e la Misericordia di Marina di Pietrasanta, vengono benedetti il carro funebre, gli armadietti di pronto soccorso per la spiaggia, il garage e la piccola sede. Il nuovo carrofunebre uscì per la prima volta in occasione del funerale di una signora di Capanna su chiamata della Parrocchia di S. Ermete, per un prezzo fissato dal Consiglio, dopo lungo consulto, di Lire 2.000. Visto il risultato, il Consiglio delibera di guarnire ulteriormente il carro funebre, di far fare l'iscrizione sul berretto del conducente ed una spolverina nera e di firmare un accordo con il "cavallo" Napoli, per legarlo al nostro serviziocon il carro. Su proposta dal Presidente Prof. Paiotti si chiede lo scioglimento dell'attuale Consiglio in carica, in quanto lo stesso Prof. Paiotti, non fu eletto, ma subentrato su richiesta del direttivo stesso e l'assemblea viene stabilita per il giorno 8 Ottobre. Da una lista di 33 nomi e con 82 votanti uscirono elette le seguenti persone: Prof. Giulio Paiotti, Silvio Lari, Fernando Francescani, luigi Giannotti, Duilio Ricci, Augusto Giannotti e Romolo Vanni, che alla riunione del 12 Ottobre ripartirono le cariche con il Prof. Paiotti Presidente, Silvio Lari Vice-presidente, Augusto Giannotti Segretario, Duilio ricci Cassiere, e con Fernando Francescani, Luigi Giannotti e Romolo Vanni Consiglieri
 
L'impegno per i bambini e i poveri vecchi...
 
Una figura femminile molto importante nella storia e nell'attività della Misericordia in tutti questi anni è quella della N.D. Contessa Anna Maria del Sabbione, a capo del Comitato femminile pro-Misericordia, che con autentico zelo si è profusa per il bene della Misericordia e nella riunione del 12 Ottobre viene ufficializzato e inviata una lettera alla Contessa affinchè rimanga a memoria.
 
Nessun aiuto, la Misericordia è costretta a rallentare il ritmo...
 
La nostra sede, seppur piccola, è ormai ristrutturata e accogliente ed è così che perviene una richiesta da parte delle Suore Canossiane di cedere in affitto due stanze della nostra sede da adibire momentaneamente ad asilo. Il Consiglio all'unanimità accetta, ma adesso è molto importante per la nostra Misericordia ripartire e risollevare le sorti economiche per riarredare la sede, acquistare un'ambulanza, acquistare biancheria e attrezzature medico-chirurgiche per l'ambulatorio e vengono vagliate allora tutte le possibilità, compresa l'annosa questione del rimborso dei danni di guerra, che spetterebbero, ma del quale purtroppo non si ha notizia. Per questo viene interpellato anche il Presidente delle Misericordie Toscane in visita presso lanostra sede. ll 9 Gennaio 1951, grazie all'aiuto del Comune per l'allacciamento dell'acqua e della luce, si inaugura l'asilo infantile, sotto la guida delle Suore Canossiane di Forte dei Marmi, che garantirà una cinquantina di pasti al giorno per altrettanti bambini e una decina per altrettanti poveri vecchi, che erano assistiti e serviti dalla Contessa Provana, la quale garantiva loro anche un pezzodi pane del peso di 250 grammi a testa. il continuo aumento dei poveri e il negato aiuto da parte di tutti coloro ai quali fu fatta richiesta, non permise di continuare a lungo questa iniziativa e nella riunione del Consiglio del 28 Gennaio, tenutasi presso il Bar Ricci, si dovette procedere alla sospensione della somministrazione del pasto caldo ai poveri. Tante erano le persone che si erano appropriate di denaro che apparteneva alla Misericordia, vuoi per disastri di guerra, vuoi per incasso di feste organizzate da gestori di locali e mai effettivamente donae, vuoi per quote associative e la Misericordia continuava a sollecitare con lettere o personalmente privati, Onorevoli, Prelati, affinchè qualcunoi si accorgesse della grande importanza del lavoro svolto e del lavoro potenzialmente da svolgere a favore dei più bisognosi, ma nonostante il forte impegno del Consiglio e di altri Confratelli i problemi erano sempre tanti e tali da sembrare insormontabili, il rammarico e la delusione mista a dispiacere era sempre presente in tutte le riunioni, ma bisognava andare avanti, in questi anni la povertà era tanta e anche se la Misericordia era consapevole di molte priorità alle quali assolvere sentiva il dovere di elergire servizi importanti quali trasporti funebri a completo carico economico del Sodalizio, pranzi, vestiti per bambini poveri si doveva comunque far carico di tutte queste situazioni, a costo di ritardare la naturale crescita della struttura.
(Continua...)